L’Opuntia Ficus-indica Fest - Sagra del ficodindia, ha superato ormai il primo importante traguardo della XIII^ edizione.
La manifestazione, unica nella provincia di Palermo e non solo, viene organizzata per far conoscere il frutto prodotto nel nostro territorio nonché sensibilizzare, inculcare e diffondere nel mondo agricolo, la coltivazione di tale prodotto, mettendone in risalto l’alta redditività e la facilità della coltivazione. La ricaduta economica di tale evento è visibile con i posti di lavoro (seppur stagionale) che si creano, infatti solo nel consorzio lavorano circa 50 persone, ugual cosa accade nelle aziende degli altri produttori non consorziati per un totale di oltre 80 lavoratori impiegati nella raccolta, lavorazione e confezionamento del prodotto. La sagra, inoltre, ci consente di portare a conoscenza di tutti, che esiste una realtà molto viva che si chiama Roccapalumba.
L’obiettivo ambizioso della sagra è quello di far conoscere un territorio dell’entroterra siciliano che, sfruttando la sua arretratezza, offre un ambiente incontaminato dove è possibile trovare la nuova “qualità della vita” e dove è possibile scoprire i sapori e gli odori della civiltà contadina.
Le potenzialità di un richiamo turistico nel nostro paese, sono presenti e rispondono tra l’altro, alla crescente richiesta generale di un turismo alternativo, rispetto agli itinerari ormai battuti e fin troppo sfruttati. Avvertiamo che le esigenze e la richiesta del nuovo turista, sono rivolte alla qualità.
Le nuove tendenze in genere ci danno ragione, si sente la necessità di rituffarsi in un passato più o meno presente nelle nostre radici e tradizioni sullo sfondo di un paesaggio che sa mantenersi vivo nei suoi colori e nel suo richiamo nostalgico per tutto ciò che una frettolosa tecnologia cerca di travolgere, assieme alle emozioni da essa generata. Ebbene, Roccapalumba ha dato prova di possedere e di sapere conservare aspetti ed elementi del nostro passato, nell’osservanza di un equilibrato rispetto per la civiltà che cambia e si evolve e ha dimostrato di amare le proprie radici e quello che più è meritorio è il fatto che riesce a comunicare questo forte legame con la propria storia, anche a coloro che, non riscontrandolo più nelle proprie realtà territoriali, vengono a riviverlo nel nostro paese.
La sagra del ficodindia, il mulino idraulico “Fiaccati” designato dal Forum Giovanile del Ministero come Meraviglia Italiana da preservare tra 1000 siti di interesse storico artistico nazionali, il museo del territorio, il museo della civiltà del ferroviere, le strutture del planetario e dell’osservatorio del Centro Studi Astronomico che ci ha fatto guadagnare l’appellativo di “paese delle stelle”, i prodotti della terra e della pastorizia, così come le abilità ereditate nel saperli sfruttare, nonché quelle attuali, che in risposta all’adattamento ai tempi, sono stati realizzati, come i derivati del ficodindia ed altri, costituiscono il frutto della vitalità e della laboriosità dei Roccapalumbesi. La Sagra del ficodindia giunta ormai alla XII edizione, conferma Roccapalumba come terzo polo siciliano accanto a San Cono e Santa Margherita nella produzione di ficodindia. La manifestazione, ogni anno richiama una platea sempre più vasta, registrando nella passata edizione, la presenza di otre 45.000 visitatori, grazie al connubio tradizione, cultura, turismo, culinaria e spettacolo.
In questi anni la sagra ha saputo creare un diffuso ed esteso interesse nella nostra comunità ed anche in quelle limitrofe per la coltivazione del ficodindia e, più in generale, per la nascita di una nuova agricoltura moderna.
Tra le azioni più rilevanti intraprese nelle edizioni passate della sagra spiccano:
le conferenze sulla commercializzazione e sulla redditività del frutto tenute da Professori del dipartimento ESAF della facoltà di Agraria di Palermo;
la costante presenza dei tecnici della unità operativa n. 58 che hanno monitorato gli impianti ed incoraggiato la coltivazione;
le visite dei produttori di S. Cono e S. Margherita Belice, i due più grandi poli siciliani di ficodindicoltura, che hanno avuto modo di confrontarsi ed apprezzare il nostro prodotto per le qualità organolettiche e la naturale vocazione del territorio che inducono al ficodindia una particolare dolcezza.
Questo tipo di politica ha contribuito a far sì che più di 50 giovani di Roccapalumba hanno aderito alla misura del P.O.R. n. 4.07. e tutti si sono impegnati ad impiantare e coltivare ficodindia.
Quasi cento standisti espongono in sagra di cui 50 sono produttori locali, quindi significa, che attorno alla manifestazione vi è una ricaduta economica notevole.
Questi, sommati ad altri che hanno dichiarato il loro interesse a tale coltivazione fanno prevedere che quest’anno saranno creati nuovi ficodindieti per più di 200 Ha di terreno.
Pertanto, se si riuscirà a mantenere vivo l’interesse per questo frutto potremmo porci l’obiettivo di aumentare la superficie a ficodintieto per raggiungere almeno 300 ettari di impianti entro i prossimi tre anni.
La Sagra, momento culminante e compendio di una serie di azioni programmate, è, quindi, un importante strumento di crescita economica nel nostro territorio.
I risultati che si perseguono con la realizzazione della sagra sono quelli come descritto sopra, di abituare i produttori a “mostrare al meglio” il frutto, per renderlo appetibile al consumatore ma soprattutto, di sviluppare l’associazionismo finalizzato al raggiungimento di standard di qualità (marchio), al marketing del prodotto mediante campagne di degustazione e/o partecipazione a fiere nazionali ed internazionali.
Anno dopo anno, la manifestazione come un grande mosaico si è arricchita di nuovi tasselli che delineano la grande progettualità che sta dietro l’<<O.F.F.>> acronimo di Opunzia Ficus-indica Fest. Infatti, da un paio di anni lo staff organizzativo ha sperimentato con grandissimo successo l’abbinamento della nostra eccellenza locale: il ficodindia e i suoi derivati, con le Eccellenze siciliane in tema di prodotti tipici, infatti ecco nascere il connubio ficodindia &… con il cioccolato Modicano, i Vini Marsalesi, la manna delle Madonie, il pistacchio di Bronte, i formaggi dei Monti Sicani, i salumi dei Nebrodi ecc…, ed ecco esplodere la vera sagra Roccapalumbese, con i suoi mille colori e momenti accattivanti. In questi anni a dar maggior risalto alla Sagra del ficodindia e destare grande curiosità, è stata la preparazione di un menù ricchissimo a base di ficodindia, dagli antipasti, ai primi piatti, i secondi, torte, mousse, gelato e liquore al ficodindia, ricette elaborate con sapiente cura e maestria anche dai cuochi di Slow Food, di CucinArtusi.it e dei professori degli Istituti alberghieri Siciliani. Questo mix di gastronomia, degustazioni guidate, cultura, astronomia, turismo, mostre, spettacoli prodotti tipici e antichi sapori, ha interessato testate giornalistiche della carta stampata e della televisione, sia regionale che nazionale come: La Repubblica, Il Giornale di Sicilia, La Sicilia, Terra, La Rivista Cous cous di San Vito Lo Capo, dove partecipiamo ormai attivamente con il nostro prodotto nel loro menù ufficiale “cous cous & ficodindia”. La trasmissione televisiva “La vita in diretta”, “Festa Italiana”, “Made in Sicily” e "Profile” format trasmessi sui 19 canali di Sky, “Mediterraneo e Buongiorno Sicilia” di RAI TRE, i portali Web tematici Cronache di gusto, CucinArtusi.it e Magaze.it.
L’obiettivo più ambito per Roccapalumba è quello si far diventare l’Opuntia ficus-indica Fest – Sagra del ficodindia non solo la vetrina del territorio delle basse Madonie ma un punto di riferimento dell’intera Sicilia.
Il Resp. Ufficio Turistico Comunale
Domenico Mistretta
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Comune di Roccapalumba Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 091-8215523 fax 091-8215153